Ogni professionista ha le sue. È inutile andare in giro chiedendo cose come «Quanto dovrei chiedere per questo progetto?». Insomma, mica arriviamo dal meccanico per sentirlo parlare al telefono e chiedere quanto costa la riparazione che devono fare alla macchina che gli abbiamo portato, no?
Le tariffe si calcolano autonomamente. Come? Magari mettendo sulla bilancia variabili come: tasse, affitto/mutuo, bollette, formazione… Ci sono calcolatrici per tariffe freelance dietro una veloce ricerca sui motori di ricerca, come CalPro (in spagnolo). Non è difficile trovarle e potrai darti una risposta alla domanda «Quanto dovrei chiedere per questo progetto?».
D’altronde, la comodità di questi strumenti è che possono essere usati ogni qualvolta ne avrai bisogno. Tutti i professionisti -dal parruchiere al meccanico, passando per i fornitori delle utenze domestiche- hanno dovuto aumentare i loro prezzi; cosa ci vieta di farlo anche a noi?
In merito al mercato c’è tanto da dire… Spesso sentiamo cose come «Le tue tariffe sono troppo alte». Spoiler: non è vero, a meno che “troppo alte” non significhi «Non posso permettermi le tue tariffe», ma detto/scritto in un modo meno elegante e che non poche volte provoca un senso di inadeguatezza spingendo sempre di più verso la temuta sindrome dell’impostore. Il punto è che tutti vogliamo delle cose che non ci possiamo permettere. Pazienza.
E una particolare attenzione alla fretta. Tutti i lavoratori autonomi viviamo prima o poi dei periodi bassi. È un lavoro altalenante che, per fortuna, ci concede tanti privilegi come quello di poter scegliere i propri clienti. E ciò vuol dire che non dobbiamo accettare qualsiasi cosa che ci capita davanti. Perché se abbiamo fatto l’esercizio di calcolare le proprie tariffe, sapremo che ci sono limiti sotto i quali staremo pagando per lavorare. Meglio 0€ in tasca che -1€.
Dopo non pochi anni di lavoro come traduttrice, posso assicurare -assieme a tanti altri colleghi- che:

  1. Le tariffe le marca il professionista, principalmente per evitare di lavorare sottocosto. Non siamo soltanto traduttori e/o interpreti, siamo anche piccoli imprenditori.
  2. Il cliente non decide i prezzi, ma ha tutto il diritto a poter negoziarli, e arrivare a un accordo se tutte le parti sono conformi. Dovremmo imparare l’arte della contrattazione.
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